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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

13 - L'anatomia della cosa

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1. Etichetta sul collo Generalmente presenta il nome della cantina produttrice di quel vino e eventualmente una frase o uno slogan tipico di essa (esempio " drink beauty " per lo spumante Gancia).  Funge da involucro per il tappo e ha inoltre valenza estetica (riprende i colori e i caratteri dell'etichetta davanti). 2. Etichetta principale (davanti) Presenta anch'essa il nome della cantina produttrice associata al suo simbolo, l'anno di origine della produzione del vino, la classificazione del vino ( DOC, DOCG,... ) e il luogo in cui è stato prodotto (eventualmente il luogo in cui è stato imbottigliato). 3. Etichetta secondaria (dietro) Presenta sempre il nome e il simbolo, la classificazione del vino, percentuale volumica di alcol ( % vol ), origine e provenienza, imbottigliatore, lotto, quantità, tenore zuccherino ( dry, brut,... ) e, eventualmente, una piccola descrizione del tipo di vino e con cui si può accompagnare (carne, pesce, dolce,

12 - I materiali

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Il materiale della bottiglia di spumante è il vetro . Viene scelto fin dall'antichità come ottimo materiale per conservare il vino: non altera il colore, non riscalda il contenuto, resiste a condizioni estreme in luoghi diversi e grazie alle proprietà chimiche del materiale è possibile dare qualsiasi forma all'oggetto. Il vetro appunto, partendo da una base liquida, subisce un raffreddamento molto rapido e si solidifica senza avere il tempo di subire la ricristallizzazione; avendo tempi di cristallizzazione molto lenti, è possibile modellare la forma desiderata. Il colore del vetro generalmente è verde scuro o marrone per proteggere il contenuto dalla luce, prolungarne la vita ed evitare l'ossidazione. Il colore scuro è ideale per i vini destinati all'invecchiamento, mentre per i vini giovani è possibile utilizzare vetro trasparente per far esaltare sfumature e riflessi del prodotto. L'elemento più comune usato per la produzione di bottiglie di vino (ma anche di b

11 - La tassonomia della bottiglia di spumante

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Bordolese Il nome deriva da Bordeaux, la città francese, e contiene qualsiasi tipo di vino. Vini bianchi: vetro trasparente. Vini rossi: verde scuro (in Italia anche marroni). Forma diffusa e versatile, vetro mediamente pesante. Borgognona Ha origine dalla Borgogna. Per le colorazioni del vetro valgono le stesse regole del bordolese. Ideale per Chardonnay e Pinot Nero, il collo è più stretto e la forma più allungata. Albeisa Utilizzata in Piemonte (originaria di Alba) e poi esportata in tutto il mondo, adatta per vini rossi. Quasi sempre di colore marrone o verde scuro, dimensioni e altezza simili alla bordolese e alla borgognona. Una volta la bottiglia era un lusso riservato alla sola nobiltà. Renana Originaria del Reno, tipicamente di vetro verde o marrone, usata per i vini bianchi fruttati della Germania e dell’Alsazia. E’ considerato un oggetto comune e di basso valore commerciale, ma

07 - Il film

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"Ama la mia terra" Ambientato tra le colline del Monferrato, il film racconta l’amore per questa terra ricca e bellissima.  Canelli e altri paesi limitrofi entrano come scenario per questa storia: sono l'ambientazione ma anche i protagonisti, attorno a cui si basa la storia. La pellicola è un lungometraggio di promozione turistica realizzato dal C.I.S.A. Asti Sud, (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale), di cui gli ospiti del centro sono gli attori protagonisti.  Il film è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione con l'associazione Cochlea, associazione che si occupa di sviluppare progetti di innovazione sociale (tra i quali appunto quelli che riguardano la disabilità).  I ragazzi disabili sono i protagonisti della storia, che attraverso la loro recitazione ci fanno capire l'importanza delle nostre terre, di cui a volte, vivendole quotidianamente,  ci dimentichiamo. Trama:  Un imprenditore russo visita il territorio del Monferrato con l

10 - I proverbi

"Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico." (Moliere) "Un'amante è un vino in bottiglia, una moglie è una bottiglia di vino"  (Anonimo) "I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia."  (Mario Rigoni Stern) "Una bottiglia di vino contiene più filosofia di tutti i libri del mondo." (Louis Pasteur)"Una bottiglia di vino ha il potere di sciogliere i segreti"  (Proverbio cinese) "La colpa dell'ubriachezza non sta nel vino, me in chi apre la bottiglia"  (Anonimo) Fonti:  www.aforisticamente.com www.enotecaletteraria.it www,le-citazioni.it

09 - I nomi della bottiglia di spumante

Dialetti italiani: bbuttiglia , buttigghia , lampa , vuttighia ( Calabria ) butteglia ( Campania ) Bòcia , butéglia , butéglia , butìglia ( Emilia-Romagna ) fiasca ( Friulia-Venezia-Giulia ) bettìglia , buttiglia , buttija ( Lazio ) bottìggia , bottiggia (pron. buttiggia) , butia , buttigia (Liguria ) Buteglia , butèglio ( Lombardia ) vuttiglia ( Marche ) buta ( Piemonte ) bbuttigghie , bbuttìghj (Puglia ) ampulla ( Sardegn a) buttigghia , buttìgghia , buttighia ( Sicilia ) boccia ( Toscana ) boza ( Trentino Alto-Adige ) butìglia ( Umbria ) bosa , botha , boza ( Veneto ) Inglese : bottle of sparkling wine Spagnolo : botella de vino espumoso Tedesco : eine flasche sekt Rumeno : sticla de vin Olandese : fles wijn Polacco : butelke wina Arabo:  زُجَاجَةٌ مِنَ النَبِيذِ الـخَاصِّ بِكُمْ Greco :  εμφιαλωμένο οίνο Portoghese : garrafa de vinho Russo :  Бутылку белого вина Cinese:    一瓶白葡萄酒 Fonti: www.dialettando.com context.reverso.net dizionari

08 - La cosa

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L'oggetto scelto per la rappresentazione del luogo è la bottiglia di spumante, in particolare della cantina Gancia. Il vino, delicatamente dolce, aromatico e frizzante, diventa il simbolo di Canelli; lo spumante arriva in Piemonte nel 1200 diventando la vita stessa della comunità. Nel 1895 si coltiva e si imbottiglia la metà di tutto lo spumante esistente in Piemonte. La bottiglia non è solo un contenitore di vino, ma diventa un oggetto di condivisione, un regalo: per esempio viene regalata ad un compleanno o all'inaugurazione di una nuova casa, per festeggiare un successo o per festeggiare solamente. Molte volte la bottiglia non viene nemmeno aperta, ma si tiene come ricordo di un evento in particolare o solo per bellezza o per essere aperta in seguito.  Viene scelta non solo per il suo contenuto, ma anche per l'estetica: i colori della carta per coprire il tappo, il font, le etichette personalizzate piacciono ai consumatori e per ciò sono stimolati a comprarla. L'

06 - Il nome

Fin dal passato, ma ancora oggi e sicuramente in futuro, Canelli e tutto il territorio circostante sono sedi di eventuali straripamenti del torrente Belbo e a probabili inondazioni. Una soluzione naturale a questo fenomeno esiste: la presenza di canne. Le canne servono come argini per evitare appunto queste inondazioni e fin dai tempi antichi la zona di quella che ora porta questo nome ne è sempre stata ricca. Canelli significa appunto canne (dal piemontese Canej ), ma anche zona ingombra di canne (dal latino locus canellarum ), termine da cui si fanno risalire le origini del toponimo. Quest'ultimo compare già nell'Elenco delle corti regie nel 961 (toponimo Canellis ). Il nome è legato ad un fenomeno naturale, ne è la conseguenza, e questo ci fa capire quanto la toponimia sia strettamente legata alle origini del luogo. (Per altre curiosità sui vari significati dei nomi delle vie e strade canellesi consultare le seguenti fonti). Fonti:  " Il piemonte paese per paese

05 - Il mito

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Ariadne, abbandonata da Teseo dopo l'avventura del labirinto, venne raccolta sull'isola di Nasso da Dioniso di ritorno dall'India, e finì in cielo tra le costellazioni. (Parlano Leucotea ed Ariadne) " (...) LEUCOTEA  Chi può dirlo. Tu sei mai stata in un vigneto in costa a un colle lungo il mare, nell'ora lenta che la terra dà il suo odore? Un odore rasposo e tenace, tra di fico e di pino? Quando l'uva matura, e l'aria pesa di mosto? O hai mai guardato un melograno, frutto e fiore? Qui regna Dioniso, e nel fresco dell'edera, nei pineti e sulle aie. ARIADNE  Non c'è un luogo solitario abbastanza che gli dèi non ci vedano? LEUCOTEA  Cara mia, ma gli dèi sono il luogo, sono la solitudine, sono il tempo che passa. Verrà Dioniso, e ti parrà di esser rapita da un gran vento, come quei turbini che passano sulle aie e nei vigneti. ARIADNE  Quando verrà? LEUCOTEA  Cara, io lo annuncio. Per questo la nave è fuggita. ARIADNE 

04 - Le citazioni

"C’erano delle case – palazzine, come quella del Nido sulla collina di Canelli – che avevano delle stanze dove stavano in quindici, venti, come all’albergo dell’Angelo, e mangiavano, suonavano tutto il giorno." "I cacciatori dopo la vendemmia giravano le colline, i boschi, andavano su da Gaminella, da San Grato, da Camo, tornavano infangati, morti, ma carichi di pernici, di lepri, di selvaggina. Noi dal casotto li vedevamo passare poi fino a notte, nelle case del paese, si sentiva far festa, e nella palazzina del Nido laggiù – allora si vedeva, non c’erano quegli alberi – tutte le finestre facevano luce, sembrava il fuoco, e si vedevano passare le ombre degli invitati fino al mattino." "Passai la mattinata in banca e alla posta. Una piccola città – chi sa, intorno, quante altre ville e palazzotti sulle colline. Da ragazzo non mi ero sbagliato, nel mondo i nomi di Canelli contavano, di qui si apriva una finestra spaziosa. Dal ponte di Belbo guardai la

03 - I libri

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Cesare Pavese nasce a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. Trascorre buona parte delle sue vacanze estive tra le Langhe e il Monferrato, in cui vigne e colline diventano materiale per i suoi scritti. Canelli è citata e descritta nel suo celebre libro "La luna e i falò" , scritto nell'anno 1949 e pubblicato successivamente nel 1950 dalla casa editrice Einaudi. Il romanzo conclude la sua carriera di narratore e presenta elementi autobiografici; trae ispirazione dai luoghi che lo circondano, dalle colline alle vigne alle rive dei fiumi, esaltando la loro potenza simbolica ed emozionale. Ciò che sottolinea il libro è l'importanza del ruolo della memoria e proprio nelle Langhe trova la sua identità che oltreoceano non è riuscito a trovare. Sono inoltre molti i racconti scritti sempre da Cesare Pavese su Canelli, racconti scritti durante il corso della sua vita, principalmente tra il 1941 e il 1949, e successivamente la sua morte pubblicati dalla casa edit

02 - Gli oggetti

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Un oggetto caratteristico di Canelli è sicuramente la bottiglia di spumante . Essendo il primo produttore italiano di spumante, viene quotidianamente esaltata la sua importanza nelle case dei cittadini e attraverso visite alle cantine e ai siti produttivi. Le cantine o cattedrali sotterranee sono patrimonio dell'UNESCO e sono spesso motivo di visite turistiche, accompagnate sempre da un assaggio del loro prodotto. Lo spumante delle cantine Gancia è forse uno dei più antichi spumanti prodotti in Italia: la sua bottiglia è riconoscibile ovunque, per esempio l'ho trovata in un mini-market a Corfù, in Grecia, e subito mi ha ricondotto alle mie terre e mi ha fatto subito pensare a Canelli. Non è solo una bottiglia, ma è un simbolo del luogo in cui sono nata ed è riconoscibile ovunque nel mondo, la sua potenza simbolica è forte e come è stata, sempre lo sarà. (Corfù, Grecia) Un altro oggetto caratteristico di Canelli è la bandiera della Torre dei Contini, un punto panora