33 - La sintesi finale
Un oggetto non è mai solo un oggetto. Tramite questo blog, ho voluto far scoprire il grande mondo che vive dietro alla bottiglia di vino, un mondo da tanti sconosciuto.
In primis, è necessario collocare la bottiglia di spumante all'interno del suo luogo di nascita e crescita: Canelli. I primi sei step sono dedicati al paese che viene raccontato per la maggior parte tramite le parole dello scrittore Cesare Pavese, dai suoi libri e dalle sue citazioni; interessante è l'approfondimento delle origini del nome "Canelli", di cui non ero a conoscenza prima d'ora, e dei vari miti antichi che hanno accompagnato la storia del luogo.
Credo che un luogo sia fatto dalle persone (vedere assolutamente questo film per capire il forte legame con la terra) e dagli oggetti che lo compongono, di cui ho scelto la bottiglia di spumante come rappresentate principale e simbolo del paese. Inizia qui il viaggio alla scoperta della buta ed vin, come direbbero i piemontesi (clicca qui per scoprire il termine usato dagli altri paesi); provate a tenerla in mano, automaticamente vi verrà da pensare "di che materiale è fatta?", non ci vuole un genio a capirlo, tutti sanno che è fatta di vetro, ma da dove nasce l'utilizzo di questo materiale? E come viene utilizzato nella produzione delle varie tipologie e forme di bottiglie? Non preoccupatevi, troverete tutto sulla tassonomia e sulle parti che la compongono in questo blog. Una parte più tecnica della descrizione è necessaria per collocare l'oggetto nell'ambito scientifico e tecnologico, opportunamente citando i brevetti che la accompagnano, anche se personalmente non l'ho trovata interessante quanto collocare la bottiglia nella sfera culturale e artistica.
Possiamo ringraziare The Police per la loro musica, Dylan Dog per i suoi fumetti e i Blues Brothers per il loro divertenti film che creano un valore aggiunto alla storia della bottiglia di vino; immediata è l'associazione con Bacco, il dio greco del vino, ma molti altri artisti hanno fatto della bottiglia l'oggetto principale delle loro opere. Se, come immagino, avete una bottiglia di spumante a casa (come me) e oltre a berla non sapete che farne, qui ho riassunto qualche consiglio su come utilizzarla in cucina; potete inoltre ritornare un poco bambini cercando anche voi di trovare un abbecedario della cosa come ho fatto io, post sottovalutato ma molto ricco di informazioni, come d'altronde quello relativo ai numeri che ruotano intorno alla cosa.
A questo punto vi sarete già fatti una prima mappa concettuale o, ancora più interessante, una nuvola dei nomi, che include gli oggetti con cui si associa la bottiglia, dal generico tappo al più inaspettato francobollo.
Ho trovato inoltre in Gianfranco Santero il protagonista dell'oggetto in quanto giorno dopo giorno espande la cultura del vino e ne esalta la bellezza (chissà se aprirà mai un museo). Lo step più interessante e innovativo a mio parere è quello sull'evoluzione futura della cosa, perchè apre le vie dell'immaginazione e quasi sicuramente del possibile.
In questo blog ho voluto esaltare la continuità tra il passato e il futuro, tra l'antico e il nuovo e vorrei accostare a questo pensiero un proverbio di Louis Pasteur: "Una bottiglia di vino contiene più filosofia di tutti i libri del mondo".
Dunque, in conclusione, se siete a casa con amici la sera e non sapete cosa fare, vi consiglierei di seguire le orme di Anacreonte:
"Cenai con un piccolo pezzo di focaccia, ma bevvi avidamente un'anfora di vino, ora l'amata cetra tocco con dolcezza e canto amore alla mia tenera fanciullezza".
In primis, è necessario collocare la bottiglia di spumante all'interno del suo luogo di nascita e crescita: Canelli. I primi sei step sono dedicati al paese che viene raccontato per la maggior parte tramite le parole dello scrittore Cesare Pavese, dai suoi libri e dalle sue citazioni; interessante è l'approfondimento delle origini del nome "Canelli", di cui non ero a conoscenza prima d'ora, e dei vari miti antichi che hanno accompagnato la storia del luogo.
Credo che un luogo sia fatto dalle persone (vedere assolutamente questo film per capire il forte legame con la terra) e dagli oggetti che lo compongono, di cui ho scelto la bottiglia di spumante come rappresentate principale e simbolo del paese. Inizia qui il viaggio alla scoperta della buta ed vin, come direbbero i piemontesi (clicca qui per scoprire il termine usato dagli altri paesi); provate a tenerla in mano, automaticamente vi verrà da pensare "di che materiale è fatta?", non ci vuole un genio a capirlo, tutti sanno che è fatta di vetro, ma da dove nasce l'utilizzo di questo materiale? E come viene utilizzato nella produzione delle varie tipologie e forme di bottiglie? Non preoccupatevi, troverete tutto sulla tassonomia e sulle parti che la compongono in questo blog. Una parte più tecnica della descrizione è necessaria per collocare l'oggetto nell'ambito scientifico e tecnologico, opportunamente citando i brevetti che la accompagnano, anche se personalmente non l'ho trovata interessante quanto collocare la bottiglia nella sfera culturale e artistica.
Possiamo ringraziare The Police per la loro musica, Dylan Dog per i suoi fumetti e i Blues Brothers per il loro divertenti film che creano un valore aggiunto alla storia della bottiglia di vino; immediata è l'associazione con Bacco, il dio greco del vino, ma molti altri artisti hanno fatto della bottiglia l'oggetto principale delle loro opere. Se, come immagino, avete una bottiglia di spumante a casa (come me) e oltre a berla non sapete che farne, qui ho riassunto qualche consiglio su come utilizzarla in cucina; potete inoltre ritornare un poco bambini cercando anche voi di trovare un abbecedario della cosa come ho fatto io, post sottovalutato ma molto ricco di informazioni, come d'altronde quello relativo ai numeri che ruotano intorno alla cosa.
A questo punto vi sarete già fatti una prima mappa concettuale o, ancora più interessante, una nuvola dei nomi, che include gli oggetti con cui si associa la bottiglia, dal generico tappo al più inaspettato francobollo.
Ho trovato inoltre in Gianfranco Santero il protagonista dell'oggetto in quanto giorno dopo giorno espande la cultura del vino e ne esalta la bellezza (chissà se aprirà mai un museo). Lo step più interessante e innovativo a mio parere è quello sull'evoluzione futura della cosa, perchè apre le vie dell'immaginazione e quasi sicuramente del possibile.
In questo blog ho voluto esaltare la continuità tra il passato e il futuro, tra l'antico e il nuovo e vorrei accostare a questo pensiero un proverbio di Louis Pasteur: "Una bottiglia di vino contiene più filosofia di tutti i libri del mondo".
Dunque, in conclusione, se siete a casa con amici la sera e non sapete cosa fare, vi consiglierei di seguire le orme di Anacreonte:
"Cenai con un piccolo pezzo di focaccia, ma bevvi avidamente un'anfora di vino, ora l'amata cetra tocco con dolcezza e canto amore alla mia tenera fanciullezza".
LOCANDINA PROMOZIONALE |
CANELLI |
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