23 - La cosa nella letteratura
Anacreonte
Frammenti di opere perdute
Anno: Circa 570 a.C. - circa 485 a.C.
Genere: Poesia greca
Cenai con un piccolo pezzo di focaccia,
ma bevvi avidamente un'anfora di vino;
ora l'amata cetra tocco con dolcezza
e canto amore alla mia tenera fanciulla.
"The Bottle Imp"
Autore: Robert Louis Stevenson
Anno: 1891
Genere: Racconto fantasy
<< ...tutta la mia fortuna, la casa e il giardino, sono balzati fuori da una bottiglia non più grande di una pinta. Eccola qui. Così dicendo aperse un ripostiglio chiuso a chiave, e ne trasse una bottiglia panciuta e con un collo lungo; aveva il vetro bianco come il latte, ma con un trascolorar di colori d'arcobaleno nel suo spessore. Dentro, vi si muoveva un qualcosa di oscuro, come un'ombra riverberata da un fuoco occulto. >>
"Message in a bottle"
Nicholas Sparks
Anno: 1998
Genere: Romanzo
<< ...L'amica tirò fuori la bottiglia dal frigorifero e cercò l'aoribottiglie. <<Allora intendi davvero andare fino in fondo con questa storia?>>
Isobel si guardò lo stomaco. <<Vuoi dire il bambino?>>
<<Proprio quello>> confermò Michelle, versandosi un bicchiere di Chardonnay>>
(...)
<<Mi devo sentire in colpa?>>
<<Penso di no>> replicò in tono piatto, soppesando la bottiglia vuota tra le mani. <<Se è quello che tu desideri davvero>>.
"The brotherhood of the grape"
Autore: John Fante
Anno: 1977
Genere: Romanzo
<< ...Maestosamente piegato, il mio vecchio giaceva su una sedia di vimini, sbronzo fradicio, con le braccia abbandonate sui braccioli. Era come un patrizio dell'Antica Roma (...). Uno davanti all'altro, seduti su panche, c'erano i quattro zoticoni del caffè Roma: Zarlingo, Cavallaro, Antrilli e Benedetti. Erano tutti strafatti, ma sotto controllo, e tracannavano da grossi boccali. Sul lungo tavolo erano sparsi boccioni di vino e vassoi di roba da mangiare: salame, salsicce, pane e pasticciotti all'anice. Avevano banchettato a lungo e bene nel gran caldo, tra i grappoli troppo maturi di uva moscatello che pendevano dalla vigna. >>
"La locandiera"
Autore: Carlo Goldoni
Anno: 1751
Genere: Opera teatrale
Atto secondo, scena IV
<< ...CAVALIERE: Dammi da bere. (Al servitore, con qualche passione.)
MIRANDOLINA: Dietro questo piatto, signore, bisogna beverlo buono.
CAVALIERE: Dammi del vino di Borgogna. (Al servitore.)
MIRANDOLINA: Bravissimo. Il vino di Borgogna è prezioso. Secondo me, per pasteggiare è il miglior vino che si possa bere. (Il servitore presenta la bottiglia in tavola, con un bicchiere.)
CAVALIERE:Voi siete di buon gusto in tutto.
MIRANDOLINA: In verità, che poche volte m'inganno. >>
Atto secondo, scena VI
<< ...CAVALIERE: Ma dov'è questo vino di Cipro?
MARCHESE: L'ho qui, l'ho portato con me, voglio che ce lo godiamo; ma! è di quella. Eccola. (Tira fuori una bottiglia assai piccola).
MIRANDOLINA: Per quel che vedo, signor Marchese, non vuole che il suo vino ci vada alla testa.
MARCHESE: Questo? Si beve a gocce, come lo spirito di melissa. Eh? Li bicchierini. (Apre la bottiglia).
SERVITORE:(porta dè bicchieri da vino di Cipro).
MARCHESE: Eh, son troppo grandi. Non ne avete di più piccoli? (Copre la bottiglia colla mano).
(...)
MARCHESE: (Versa pian piano, e non empie li bicchierini, poi lo dispensa al Cavaliere, a Mirandolina, e l'altro per sè, turando bene la bottiglia). Che nettare! Che ambrosia! Che manna distillata!
"Meriggiare pallido e assorto"
Autore: Eugenio Montale
Anno: 1925
Genere: Poesia
<<... E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia">>.
Fonti:
http://www.winesandsecrets.it/2019/02/22/vino-e-letteratura/
http://bepi1949.altervista.org/biblio2/locandiera/atto-2.htm
http://storiedelvino.it/vino-e-letteratura/page/3/
Google immagini
Frammenti di opere perdute
Anno: Circa 570 a.C. - circa 485 a.C.
Genere: Poesia greca
Cenai con un piccolo pezzo di focaccia,
ma bevvi avidamente un'anfora di vino;
ora l'amata cetra tocco con dolcezza
e canto amore alla mia tenera fanciulla.
"The Bottle Imp"
Autore: Robert Louis Stevenson
Anno: 1891
Genere: Racconto fantasy
<< ...tutta la mia fortuna, la casa e il giardino, sono balzati fuori da una bottiglia non più grande di una pinta. Eccola qui. Così dicendo aperse un ripostiglio chiuso a chiave, e ne trasse una bottiglia panciuta e con un collo lungo; aveva il vetro bianco come il latte, ma con un trascolorar di colori d'arcobaleno nel suo spessore. Dentro, vi si muoveva un qualcosa di oscuro, come un'ombra riverberata da un fuoco occulto. >>
"Message in a bottle"
Nicholas Sparks
Anno: 1998
Genere: Romanzo
<< ...L'amica tirò fuori la bottiglia dal frigorifero e cercò l'aoribottiglie. <<Allora intendi davvero andare fino in fondo con questa storia?>>
Isobel si guardò lo stomaco. <<Vuoi dire il bambino?>>
<<Proprio quello>> confermò Michelle, versandosi un bicchiere di Chardonnay>>
(...)
<<Mi devo sentire in colpa?>>
<<Penso di no>> replicò in tono piatto, soppesando la bottiglia vuota tra le mani. <<Se è quello che tu desideri davvero>>.
"The brotherhood of the grape"
Autore: John Fante
Anno: 1977
Genere: Romanzo
<< ...Maestosamente piegato, il mio vecchio giaceva su una sedia di vimini, sbronzo fradicio, con le braccia abbandonate sui braccioli. Era come un patrizio dell'Antica Roma (...). Uno davanti all'altro, seduti su panche, c'erano i quattro zoticoni del caffè Roma: Zarlingo, Cavallaro, Antrilli e Benedetti. Erano tutti strafatti, ma sotto controllo, e tracannavano da grossi boccali. Sul lungo tavolo erano sparsi boccioni di vino e vassoi di roba da mangiare: salame, salsicce, pane e pasticciotti all'anice. Avevano banchettato a lungo e bene nel gran caldo, tra i grappoli troppo maturi di uva moscatello che pendevano dalla vigna. >>
"La locandiera"
Autore: Carlo Goldoni
Anno: 1751
Genere: Opera teatrale
Atto secondo, scena IV
<< ...CAVALIERE: Dammi da bere. (Al servitore, con qualche passione.)
MIRANDOLINA: Dietro questo piatto, signore, bisogna beverlo buono.
CAVALIERE: Dammi del vino di Borgogna. (Al servitore.)
MIRANDOLINA: Bravissimo. Il vino di Borgogna è prezioso. Secondo me, per pasteggiare è il miglior vino che si possa bere. (Il servitore presenta la bottiglia in tavola, con un bicchiere.)
CAVALIERE:Voi siete di buon gusto in tutto.
MIRANDOLINA: In verità, che poche volte m'inganno. >>
Atto secondo, scena VI
<< ...CAVALIERE: Ma dov'è questo vino di Cipro?
MARCHESE: L'ho qui, l'ho portato con me, voglio che ce lo godiamo; ma! è di quella. Eccola. (Tira fuori una bottiglia assai piccola).
MIRANDOLINA: Per quel che vedo, signor Marchese, non vuole che il suo vino ci vada alla testa.
MARCHESE: Questo? Si beve a gocce, come lo spirito di melissa. Eh? Li bicchierini. (Apre la bottiglia).
SERVITORE:(porta dè bicchieri da vino di Cipro).
MARCHESE: Eh, son troppo grandi. Non ne avete di più piccoli? (Copre la bottiglia colla mano).
(...)
MARCHESE: (Versa pian piano, e non empie li bicchierini, poi lo dispensa al Cavaliere, a Mirandolina, e l'altro per sè, turando bene la bottiglia). Che nettare! Che ambrosia! Che manna distillata!
"Meriggiare pallido e assorto"
Autore: Eugenio Montale
Anno: 1925
Genere: Poesia
<<... E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia">>.
Fonti:
http://www.winesandsecrets.it/2019/02/22/vino-e-letteratura/
http://bepi1949.altervista.org/biblio2/locandiera/atto-2.htm
http://storiedelvino.it/vino-e-letteratura/page/3/
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